martedì 1 gennaio 2008

L’AMORE E LA SOLIDARIETA’ NON CONOSCE CONFINI…

Lui, Vikin di origini nordiche ha sempre inteso il viaggio come un’esperienza da vivere in prima persona per arricchire lo spirito d’avventura e dopo aver vagato in lungo e in largo si è fermato a Positano. Un passato nella affascinante specialità del "DOG-TREKKING" (corsa a piedi con cani imbracati) non ha perso l’abitudine di inoltrarsi nel regno incontrastato della natura per farsi avvolgere dal silenzio dei boschi nell’incantevole paesaggio della Costiera Amalfitana nota in tutto il mondo per la sua straordinaria bellezza. Lei, Luna dalla folta capigliatura, fin troppo alta per la sua giovane età, attraente e prorompente da non passare inosservata, si trova in vacanza per alcuni giorni in quella piccola località turistica del Salernitano che si allunga a sud di Napoli immediatamente dopo la Penisola Sorrentina. Un posto incantevole per soggiornarvi che offre oltre il mare anche le montagne, ha poche spiagge ma coste alte e frastagliate. ViKin sul calar della sera ha l’abitudine prima della cena di correre alla ricerca di pace e tranquillità e…come sua abitudine costeggia la strada prima d’inoltrarsi tra i monti, quando incontra Luna. Un incontro fatale per entrambi, perché anche a lei piace passeggiare all’imbrunire e senza volerlo ha intrapreso la stessa strada di Vikin e dopo aver socializzato si allontanano insieme dalle case del centro. Poco dopo sono costretti a camminare perché la strada è strettissima e ogni minima distrazione si paga cara. E solo ViKin che conosce la zona sa dove fermarsi e stare attento a non scivolare, ma il destino ha riservato per loro una brutta sorpresa, infatti, ViKin è talmente preso da quel incontro con Luna da non rammentare del canale di scolo che si trova improvvisamente alla loro destra e quando la vede precipitare dentro è troppo tardi. Un muro di cemento armato liscio di quattro metri la separa dalla salvezza: lei prova a scalarlo, ma senza successo, crolla al suolo senza altra speranza, ora solo Vikin può aiutarla. Lui, la conosce da poco, ma sa che l’amore è la solidarietà non conosce confini e occorre darla sempre per primi, non importano le conseguenze e le ricompense. Corre alla ricerca di una casa dimenticata nel bosco e grida aiuto. Nessuno lo sente e allora continua a gridare: incensante, tenace. Ogni tanto torna al canale e guarda giù: resisti Luna, ti salverò. All’alba qualcuno nella casa si affaccia, pensa che sia uno scocciatore, uno zingaro, un mendicante affamato. Gli butta qualcosa dalla finestra, forse del cibo ma Vikin scuote la testa e continua a urlare. Finalmente nella casa capiscono e chiamano i vigili del fuoco, lui li guida fino allo scolo, li osserva calarsi lungo la parete ed estrarre Luna bagnata e tutta tremante per la brutta avventura. Ma quando i pompieri lo invitano a salire sull’ambulanza con lei, Vikin tentenna, arretra, si sottrae. Ha agito in nome dell’amore assoluto, quello che non chiede nulla in cambio se non la libertà. Si riempie i polmoni con l’aria del mattino e riprende a correre lungo i sentieri che solo lui conosce, fino a scomparire all’orizzonte. Lascia la speranza che prima o poi tutti, una volta nella vita possano palpitare per amore e solidarietà allo stesso ritmo di Vikin e di Luna. Anche se loro, va detto sono due cani.